Raffredamento ad acqua Data Center

La Digital transformation comporta una esponenziale raccolta di dati (IoT e Big data), che devono essere conservati da qualche parte, i Data Center.

I dati raccolti (Big Data) devono essere analizzati con tecniche nuove (AI e Deep learning) e con velocità crescenti; la vera sfida del futuro sarà la capacità di elaborare i dati con elevate prestazioni, per cui è nata una nuova scienza denominata High Performance Computing (HPC): servono allora nuove architetture hardware, nuovi processori, nuovi algoritmi ⇒ ma tutto ciò comporta però anche crescente calore prodotto dai Data Center.

Come dissipare il calore prodotto?

In passato si è scelto di localizzare i Data Center in zone fredde del pianeta, ma ciò comporta un problema di ritardo della trasmissione dei dati data la lontananza tra data center e utilizzatore.

Inoltre consumi elettrici e surriscaldamento dell’aria elevati fanno dei Data Center uno dei principali inquinatori del futuro.

Come riuscire ad essere green senza perdere i vantaggi offerti dalla digital trasformation?

Helios ha la risposta: il raffreddamento ad acqua

Al posto dell’aria è possibile usare l’acqua per dissipare il calore in maniera più efficiente. I recenti trend vedono emergere due tecnologie: raffreddamento di contatto (piastre di liquido refrigerante a contatto con CPU, dischi e memorie) e raffreddamento ad immersione (liquid immersion cooling o LIC).

Helios ha scelto la soluzione LIC – Liquid Immersion Cooling

Vantaggi:

  • Possibilità di arrivare a densità superiori a 150 kw/rack
  • Azzeramento pressoché totale delle emissioni acustiche degli impianti di raffreddamento
  • Dimezzamento degli spazi dei Data Center (o raddoppio della superficie utile per i rack)
  • Dimezzamento dei consumi elettrici

Con la soluzione LIC inoltre si ottiene maggior ecosostenibilità. Al posto delle batterie al piombo è possibile usare l’energia cinetica per produrre corrente in attesa che i gruppi elettrogeni intervengano. Si tratta di enormi volani a doppio rotore: da una parte (motore) generano rotazione alimentati dalla rete, dall’altra parte (dinamo) trasformano la rotazione in corrente per il DC; quando il motore si ferma per assenza di corrente nella rete, il volano continua a girare per il tempo sufficiente in cui i generatori diesel ne perpetuano il movimento.

Si ottiene: maggiore efficienza elettrica, minori spazi per i locali tecnici, maggiore ecosostenibilità.

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